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La nostra storia

L'Esinante 

Questo luogo esiste da un centinaio d’anni. Due case attaccate, una di pietra di fine ‘800, una più moderna costruita negli anni Trenta del ‘900. Intorno 5 ettari di seminativo coltivati a rotazione (grano, orzo, favino, cece) e un bosco di tipo ripariale con alcuni esemplari secolari di ontano nero, di pioppo bianco e nero, di salice bianco, oltre a olmi e noccioli. Nel bosco spesso fanno capolino volpi rosse e caprioli, tassi e cinghiali.

 

Nonno Domenico comprò la proprietà durante la Seconda Guerra Mondiale. Come era usanza dell’epoca, ci abitava una famiglia di mezzadri. Nerilde e Francò, si chiamavano: bravissima massaia lei, che era anche di grande aiuto al marito che si occupava di allevare una quindicina di bovini di razza marchigiana nella grande stalla facente parte della casa.

 

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Da sinistra: Nerilde, Corrado, Francò, papà e io

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Papà, grazie alla tenacia di mia mamma, alla morte del nonno mantenne la proprietà, nonostante la lontananza da Milano e la totale assenza di una qualche resa economica. Era semplicemente un luogo di famiglia, da preservare. Da bambino, erano gli anni '80, ci venivo d’estate a passare pomeriggi pieni di sole e di avventure. Con mio fratello Corrado inventavamo mille modi per tardare l’ora del rientro, per stare il più possibile all’aria aperta, come è normale per due bambini di città.

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Poi la svolta: nel 2000 Corrado e sua moglie Valeria decidono di cambiare vita e si trasferiscono proprio fra queste mura. Nasce così La Distesa, un’azienda agricola che produce vino biodinamico e che sin da subito avvia anche l’attività di accoglienza. In questi vent’anni La Distesa si è affermata come una splendida realtà enologica, nota agli appassionati di tutto il mondo.

 

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Da sinistra: Corrado, Valeria, Giacomo e Giulia

Arriviamo a oggi, anno 2021. Corrado e Valeria si trasferiscono a San Michele, per stare vicini alle vigne e alla cantina. Ed ecco un nuovo inizio: l’agriturismo passa nelle mie mani, più giovani e meno esperte, e cambia nome ma non pelle. In questo nuovo progetto, che condivido con la mia compagna Loretta, vorremmo che l'agriturismo diventi sempre di più un luogo di incontro, un posto dove accadono delle cose, dove c’è musica e arte. Proprio perché ho dedicato tutta la mia vita (per lo meno fin qui) a suonare, scrivere musica, produrre dischi, ideare eventi, insegnare. Ma vorremmo che resti anche un luogo dove potersi semplicemente rilassare, godersi il tramonto, bere del buon vino. Insomma dove stare bene.

 

L'Esinante dunque, che è il nome di un piccolo torrente che scorre qui vicino. Perché alla fine per mio nonno, mia mamma, mio papà, mio fratello, per tutti noi questo luogo si è sempre chiamato così. 

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Giuliano Dottori

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Giuliano e Loretta

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